Partiranno in questi giorni nel Padule di Fucecchio nuovi lavori nell’ambito del progetto “Tubone”, significativo passo avanti nella maxiopera che mira alla riorganizzazione complessiva della depurazione industriale del Comprensorio del Cuoio e di quella civile del Circondario Empolese e di Valdera, Valdelsa e Valdinievole. Lo step di lavori (da 3 milioni di euro) riguarda la rinaturalizzazione del Padule, azione che si svilupperà attraverso la costruzione, entro il 2020, di due invasi a Castelmartini (Larciano) e in località Il Coccio (Ponte Buggianese), per la raccolta delle acque nel periodo di massimo livello idrico e il successivo rilascio nel periodo di siccità, oltre all’arginamento e messa in opera di infrastrutture di ossigenazione. Il Tubone ha come obiettivo il riequilibrio del bilancio idrico in realtà molto eterogenee: dall’area industriale e cittadina (distretto ad alta economicità e fortemente antropizzato), al Padule di Fucecchio (area ad altissimo interesse naturalistico). Il progetto è nato da un accordo preliminare risalente al 2004, con la sottoscrizione del Ministero dell’Ambiente, Regione Toscana, Autorità di Bacino dell’Arno, Enti Locali, ATO 2 del Basso Valdarno, ARPAT e Associazione Conciatori. (mvg)
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