La Casa del Guanto: celebrare un’arte che apre la porta ai giovani

La Casa del Guanto: celebrare un’arte che apre la porta ai giovani

Una mostra che celebra il passato e che accende la luce sul futuro di “un patrimonio di tradizione, formazione e innovazione che valorizza un’antica vocazione e un primato di Napoli”. Alla Stazione Sperimentale di Pozzuoli si è aperta un’esposizione molto particolare e carica di significati: La Casa del Guanto. Un progetto che, come detto, non si ferma alla valorizzazione di un’arte antica, ma si pone l’obiettivo di darle un futuro attivando un’opportuna e specializzata offerta formativa, attraverso corsi di istruzione professionale del settore guantario.

La Casa del Guanto

Inaugurata lunedì scorso (17 aprile 2023), La Casa del Guanto nasce, si legge in una nota, “in collaborazione con l’Università degli Studi della Campania Luigi Vanvitelli che ne ha curato allestimento e impostazione grafica”. Mette in mostra una narrazione fotografica relativa allo svolgimento dei corsi di formazione” svolti un tempo, insieme a una galleria di “manufatti della produzione guantaria, alcuni dei quali donati dall’azienda dismessa Temin. L’ultima sezione è dedicata al guanto come accessorio e linguaggio della moda nell’ambito della moda fra gli anni ‘50 e ‘70”. Al di là dell’aspetto storico e culturale, l’intento della mostra è sia didattico che formativo. Infatti, “saranno organizzate visite didattiche con scuole e Università che propongono corsi di studio inerenti il design, il fashion, l’artigianato”.

 

 

Mostra itinerante

La Casa del Guanto è visitabile su appuntamento e, a breve, traslocherà: “È una mostra dinamica e itinerante”. Prossime tappe: il MANN (Museo Archeologico Nazionale di Napoli), poi Lineapelle New York (19 e 20 luglio), infine, il 30 novembre, sarà al Museo della Moda Napoli – Fondazione Mondragone.

L’essenza del made in Italy

“Il guanto in pelle è un accessorio in cui si concentra l’essenza del made in Italy. Artigianalità, originalità, eleganza ed esclusività – scrive il ministro delle Imprese e del made in Italy, Adolfo Urso, in una lettera invita a SSIP -. Un settore che continua a custodire, con invariata passione, il saper fare dei nostri artigiani e che negli anni è stato in grado di evolversi per preservare la propria competitività. Tutela dei valori della tradizione e attenzione sempre maggiore all’innovazione: un binomio alla base del rinnovato successo del made in Italy”.

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