“Il marchio MJZ non potrebbe esistere senza i pellami esotici“. È la conclusione a cui è giunto Michael Chang, ex dirigente finanziario, che nel 2017 ha lanciato il brand MJZ con focus (in termini di materiale) su coccodrillo, alligatore e altri pellami esotici e prezzi che arrivano fino a 120.000 euro. A fronte di tutto ciò, però, MJZ sta per lanciare la sua prima collezione di moda completa (realizzata in Francia e Italia) dove la pelle è protagonista: ma non quella esotica. Il che, precisa il suo fondatore, non è affatto un passo indietro dai pellami esotici, anzi, “è solo una strategia di marketing”. In pratica, l’eccezione che conferma la regola.
L’ultima eccezione che conferma la regola
MJZ ha deciso di estendere il marchio con una nuova linea completa di abbigliamento. La pelle, non esotica, resta “il cuore” di questa prima collezione, disponibile tra settembre e ottobre. La produzione si articolerà in Francia e in Italia, dove Chang ha trovato i migliori fornitori. Comprenderà molti pezzi tra cui T-shirt, gonne, abiti, cappotti, borse e tute in pelle di agnello. “Cerchiamo di giocare con i materiali, con la pelle, per offrire un’atmosfera un po’ più giovane, più moderna, più comoda, non così “in your face” come i capi esotici” dice Chang a WWD.
MJZ non potrebbe esistere senza i pellami esotici
Alla domanda se questa scelta di “cambiare pelle” sia una risposta alla crescente campagna di delegittimazione dei pellami esotici, Chang spiega che si tratta di “una strategia commerciale. Volevamo farlo prima che arrivasse la pandemia”. Ma qualcosa tratteneva MJZ. Poi, però, sono arrivati Covid, lockdown e la domanda di abiti e accessori “più comodi”. Cioè: il momento giusto. Questo, però, non significa che MJZ vuole abbandonare l’esotico. Anzi: tutt’altro. Chang ammette infatti di non voler rinunciare a offrire l’esperienza di possedere una felpa con cappuccio in alligatore prodotta su misura. “Il marchio non potrebbe esistere senza la pelle esotica”, conclude. (mv)
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