Sanremo, la polemica su Mahmood e Ultimo ci ha già stufato: il Leather Prize de La Conceria va agli Zen Circus

Non sapete scegliere tra Mahmood e Ultimo? Preferivate il Volo, o Loredana Berté, o magari Cristicchi? C’è bisogno di chiarezza, c’è bisogno di chi sgombri il campo dagli equivoci. E dalle polemiche. Dal momento che il Paese non trova la sufficiente serenità sul verdetto dell’edizione 2019 di Sanremo, con tanto di tweet e polemiche furibonde tra editorialisti e segretari di partito, la redazione de La Conceria si assume la responsabilità di sostituirsi al voto della giuria popolare, ma anche al voto di quella tecnica. Rullo di tamburi, fiato sospeso, che finalmente annunciamo il vincitore del festival canoro. In una kermesse dove di pelle se n’è vista tanta, il leather prize de La Conceria va agli Zen Circus! Non solo per il loro “L’amore è una dittatura” (17esimo in gara), ma soprattutto per il look sfoggiato dal frontman Andrea Appino e dai suoi tre compagni d’arme (Massimiliano Schiavelli, Karim Qqru e Francesco Pellegrini). Chiodi da biker, giacche in pelle nera lucida, opaca e anche rossa, cinture in cuoio e stivaletti: nei 5 giorni di Sanremo, con un evidente tributo all’abbigliamento delle star del classic rock, gli Zen Circus ci hanno fatto vedere tanti bei modelli. E noi per questo li votiamo.

 

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