La pelle italiana non si ferma. Il grido di battaglia lo ha lanciato UNIC – Concerie Italiane. Ora Assopellettieri si unisce al coro, perché la filiera italiana del bello e ben fatto non ha intenzione di arrendersi al Coronavirus. “L’emergenza che stiamo vivendo è epocale – commenta Franco Gabbrielli, presidente dell’associazione –. Non si riduce al tema sanitario, visto che sta toccando tutte le sfere, comprese quella economica e sociale. Ma è proprio nei momenti di crisi che si rivelano le risorse insite nel genere umano: la caparbietà, la solidarietà, la capacità di adattamento, il tutto accompagnato da un grande senso di responsabilità”.
Assopellettieri si unisce al coro
“Assopellettieri è in prima linea a favore dei propri associati e del mondo della pelletteria italiana – continua Gabbrielli –. Fin da subito ha messo a disposizione un servizio di help desk a favore di tutte le aziende associate con lo scopo di sostenerle nell’assunzione di difficili decisioni in materia di gestione del ciclo produttivo, dei lavoratori e della finanza aziendale”. Non solo, perché l’help desk ha anche permesso di tenere le imprese “aggiornate in tempo reale, mediante il servizio di informazione anche a mezzo social network, sui principali temi economici e di impresa implicati nell’emergenza”.
Voglia di fare
“La pelletteria italiana rappresenta uno dei pilastri più solidi della bilancia commerciale italiana – conclude Gabbrielli – con una quota di export di oltre 8 miliardi e mezzo nei primi 10 mesi del 2019. Difenderemo con tutte le nostre forze questo settore e le PMI che ne rappresentano il cuore pulsante. Ci uniamo, dunque, al messaggio dei colleghi e amici di UNIC – Concerie Italiane, esclamando a gran voce #italianleatherneverstops: la pelle italiana non si ferma”.
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