COVER STORY | FAKE EMPIRE
L’internazionale del falso
I casi di cronaca si sprecano. Le stime sul valore complessivo dell’industria della contraffazione toccano cifre vertiginose. Per le mafie un business. Per gli altri un danno. L’impegno di UNIC.
La centrale italiana
Dalla Campania alla Toscana. La camorra e i cinesi. I terzisti e i negozianti. Imprenditori vittime e senza scrupoli. Quello del falso è un sistema pervasivo. Da cui non si salva nessuno. SI copia anche il digital.
“Vale quanto la droga”
Per i clan camorristici che controllano il mercato, il falso è una fonte di reddito importante quanto il narcotraffico. Un’industria che nasce nel dopoguerra. E che dagli ambulanti è arrivata al mercato globale.
GLI ALTRI SERVIZI
C’era una volta GDS
La fiera “volta pagina”. Per molti, però, è una dichiarazione di resa. Dalla prossima edizione il salone tedesco si chiamerà Gallery Shoes, punterà alla fascia alta e si terrà a fine agosto. Espositori e clienti molto scettici: addio internazionalità? Intanto il mercato (un po’) si scuote.
FFANY è low
Il mercato è fiacco e i buyer non azzardano: puntano sul sicuro. Lo stile è casual, ma elegante: calzature buone per tutte le occasioni della giornata. Il salone di New York non ragiona in grande.
La calzatura a Bruxelles
Il reshoring? Dovrebbe far guadagnare posti di lavoro in tutta Europa. Il futuro dell’Italia nella scarpa? Lapalissiano, ma “dipende solo da lei…”. Aspettative dalla presidenza UE di Antonio Tajani.
Tornano gli americani
Alzare la qualità del prodotto, quindi trovare manifatture migliori. Dagli USA arrivano più indizi che fanno pensare al reshoring delle produzioni in Italia. I vertici della pelletteria confermano: qualcosa si muove.
Dinamismo vincente
Tutto pronto per l’edizione in programma dal 21 al 23 febbraio della fiera leader dell’area pelle mondiale. Espositori ancora in aumento, nuova dimensione (“che ne valorizza la centralità”) per l’Area Trend. “La prossima edizione entra in una dimensione social”, dicono da Lineapelle, lanciando l’hashtag #lineapelle92.
I cinesi comprano a casa
Secondo Exane BNP Paribas, il mercato cinese dei beni di lusso ricomincerà a crescere. Merito della “rinnovata consapevolezza dei consumatori più giovani”. C’è di più. Il Wall Street Journal, presentando rilevazioni Bain&Co, spiega che i consumatori cinesi, dopo anni trascorsi a saccheggiare le boutique delle metropoli internazionali, per una serie di fattori (tra cui l’insicurezza nei viaggi), sono tornati a casa e il lusso lo comprano a Pechino.
Un biglietto di sola andata
Un elemento integrato di valore. Un trend irreversibile. I processi “estremamente inclusivi” delle griffe e le procedure di risk management. A Lineapelle New York (1 febbraio) sostenibilità sotto i riflettori: in modo nuovo. E se ci fosse un Sustainability Free Pass?
Il caso della settimana – Il lusso e la frenesia
Attualità – La Sperimentale riparte da Imperiale | Protocollo tra Medio Chiampo, Ca’ Foscari, comuni e concerie
Numbers – L’evidente rallentamento della borsetta italiana (infografica)
Ipse dixit – Ferragamo raddoppia. Focus? Scarpe e borse
Pop Up – 50 sfumature di pellicca (con tigre)
Yesterday is Here – Tratto da LaConceria del 5 febbraio 1894
Punto di domanda – Dumping alla pakistana
4 ruote – Lear investe, Adient pure
Tra le righe – L’export USA di carne vola, quello brasiliano scivola
Ricerca e dintorni – Nanoparticelle di argento e titanio al postoi dei biocidi?