COVER STORY | LA SCELTA GIUSTA
Niente paura
Prova di forza di Lineapelle92 (21-23 febbraio, Fieramilano Rho). Leadership globale consolidata da presenze in crescita. Rassicurazioni congiunturali dal loro “selezionato e concreto dinamismo”. Il futuro, ora, spaventa di meno.
Ripartire di slancio
Griffe propositive, ma attente al prezzo. Buyer determinati: meno curiosità fine a se stessa, più campionature. Da Lineapelle92 segnali per un 2017 “che inizia col piede giusto”. “Ragionevole ottimismo”, in attesa degli ordini. Area Trend: una (rinnovata) vetrina, che piace.
Impossibile non esserci
Stilisti, creativi e buyer a Lineapelle92. “Cerchiamo il bello, la novità, ma anche proposte “senza tempo”: la pelle italiana, sotto questi punti di vista, è unica”. Il maggior ostacolo: il prezzo. Stuart Weitzman: “Qui trovo tutto”.
Avanti così
Lineapelle soddisfa anche tessuti, sintetici, accessori, componenti. Milano «sempre più baricentro mondiale della moda». Il lusso? «In crisi chi ha sbagliato scelte, non il sistema». Reshoring? Yes we can.
GLI ALTRI SERVIZI
Boom tecnologico
“E questo è solo l’inizio”, dice il presidente Assomac, Gabriella Marchioni Bocca, a margine di un’edizione “da record” della fiera di riferimento per la tecnologia dell’area pelle: Siamc Tanning Tech. Aspettative rispettate e “grande vivacità”. Il potere della sinergia.
Prospettive russe
Nel 2016 export in calo per la pelliccia italiana. Ma dalla prima edizione della fiera che riunisce Mifur e Mipap, segnali positivi. Il mercato sembra pronto a ripartire: a iniziare da Mosca. L’abbigliamento in pelle, però, resta “nero”…
The best in leather
A Milano Moda Donna (70 sfilate, 92 presentazioni, stagione Autunno/Inverno 2017/18, dal 22 al 27 febbraio) le griffe hanno sfoderato gli artigli, sfoggiando materiali e abbinamenti più ricercati, lavorazioni più particolari, trovate fashion che aspirano a diventare i prossimi must stilistici. Ecco, allora, mini bag, scarpe di peluche e pelliccia, giacche e abiti che accostano materiali a contrasto, molta pelle in tantissime varianti. E tanto, tantissimo colore.
La ribalta dei prezzi
Le bovine crescono (quasi) tutte, con rincari per vitelli, vacche e tori di fascia alta. Le macellazioni, però, sono stabili a livello globale e in crescita in UE. Allarme per lo scadimento qualitativo.
Le 15 italiane più ricche fatturano meno di Dior
Nel 2015 Dior ha messo a bilancio un giro d’affari da 37,5 miliardi di euro. Nello stesso anno i primi 15 gruppi italiani della moda italiana hanno fatturato, complessivamente, circa 30 miliardi. È in questa differenza di misure, messa plasticamente nero su bianco da una ricerca firmata R&S Mediobanca, la distanza tra la fashion industry transalpina e quella made in Italy.
Il caso della settimana – Il cuoio rigenerato e la fiducia
Numbers – La lunga corsa delle macchine italiane (infografica)
Ipse dixit – Le griffe? Tutte uguali, per la globalizzazione
Pop Up – Ballando con la pelle
Yesterday is Here – Tratto da LaConceria del 2 marzo 1956
Punto di domanda – Attenti al 3?
Quota australiana – Un milione di canguri
Tra le righe – Il Bangladesh per la moda è un problema di facciata, a Savar si grida al disastro
Ricerca e dintorni – L’antimicrobica versalità del chitosano