Domani compro
Crescita del mercato interno, più qualità nelle produzioni, sviluppo di brand nazionali. La Cina apre al “new normal”. Non più opificio del mondo, ma vasta platea di consumatori. Il nuovo corso, però, nasconde anche insidie. Bruxelles stia attenta a non farsi male. Intanto, a Pechino, l’area pelle soffre.
“Truffa o sfortuna?”
Lo spedizioniere fallisce: Lion Shoes paga due volte l’Iva per il rientro di una lavorazione tunisina. La legge non dà scampo, ma sembra «tutto troppo strano». CNA Pisa: «Attenti a delocalizzare…». Altre aziende coinvolte.
Incognita MID
Dal prossimo autunno entra in vigore la direttiva europea sulle misuratrici. Il governo italiano non ha preparato i decreti attuativi. Risultato? Un provvedimento che vuole uniformare i metodi di lavoro, dalle nostre parti, finisce per creare maggiore confusione. Addio meccanica.
Mistero giapponese
Niente sfilate, meno negozi, rischio fallimento. Dopo l’uscita dei fratelli Capasa sul futuro di Costume National più ombre che luci. Il fondo Sequedge porta i libri in tribunale. Forse il brand sopravvive solo nel Far East.
Novità ovunque
Anteprima torna a Fieramilanocity (6/7 luglio) ricca di proposte, non solo stilistiche. Ribadita l’identità di «concreto laboratorio creativo» per la fascia top. Crescono gli espositori, stretta sinergia con Prima MU. Lineapelle avanza.
Vasi comunicanti
Germania: GDS si ritira, Panorama Berlin espande calzatura e pelletteria. Vince il modello della “total look fair”, fatica quello della rassegna specializzata. «Düsseldorf ha perso internazionalità». GDS? «Tutto sbagliato».
Accelerazione zero
La scarpa lombarda tra soddisfazione e preoccupazione. «2015 benino, 2016 speravamo meglio». Il terzismo per i marchi francesi? «Una botte di ferro». Tutti sulla sneaker e occhio al prezzo. Scarpa e web: matrimonio necessario.
Qui casca PETA
La onlus verde pubblica un video molto aggressivo contro l’uso del rettile. Glielo produce un’agenzia che ha l’alta moda tra i clienti. Intanto attacca Prada in un modo a dir poco pretestuoso. 1.678 chili di CO2 per Di Caprio.
CDivertiamo con le scarpe
Il nuovo progetto di Giuseppe Baiardo (ex Iris Shoes): «un’avventura» per promuovere «menti fresche» e giovani. Obiettivi: produzione/commercio di 6 brand top (ora sono 4), conquistare l’Asia, puntare sul “tutto italiano”.
Crust è meglio
Il Brasile scopre che l’export premia il semilavorato e lo elegge a nuova dimensione strategica. Cede il macello, le pelli aumentano di dimensione, cala il valore complessivo delle vendite estere.
Il caso della settimana: Burberry e Bailey
Contraddizione vietnamita
USA: New Balance canta vittoria, solo scarpe nazionali per l’esercito
La pelle pakistana chiede sconti, il governo alza le tasse