Milano ci crede
La settimana della moda maschile (17-21 giugno) parte in un clima teso, tra export che va giù e griffe che disertano. La chiusura, invece, è confortante. Tante idee e non manca la pelle. Capasa: “Stiamo ritrovando freschezza”. White fa il botto. Millennial, asiatico, etico.
Tutta la pelle di Pitti
A Firenze (dal 14 al 17 giugno), nonostante la stagione tradizionalmente meno “forte” (estate 2017), la pelle ha recitato il ruolo da protagonista. Creatività all’ennesima potenza, qualità altissima, tanta innovazione per collezioni che puntano su esclusività e massima personalizzazione. Al punto che qualcuno ha deciso di portare nello stand un tatuatore professionista. Accessorio must: lo zaino. Ecco una galleria delle migliori proposte.
Brexit a caro prezzo
Il referendum del 23 giugno decreta l’uscita del Regno Unito dall’Unione Europea. Crolla la sterlina. Per l’area pelle italiana, che in UK vende più di quanto compra, un problema.
Il guado russo
Le Marche, grazie agli USA, trovano una parziale alternativa a Mosca e investono per cambiare “il modo di pensare e il modello d’impresa”. Melchiorri: “Dobbiamo essere veramente internazionali, digitali, moderni”. Miraggio Iran, boomerang Cina, certezza Corea. I ladri le provano tutte, le aziende (in qualsiasi caso) pagano.
L’altalena del lusso
+9,4% il fatturato 2015 di griffe e gruppi italiani. Ma il 2016 segnerà una battuta d’arresto. Contesto difficile che favorisce la fascia media di mercato.
Europa, mondo
“Pretendiamo vigilanza sulle importazioni e pari accesso a tutti i mercati internazionali e ai materiali grezzi”. Questa la mission che si è dato Thomas Bee, nuovo presidente di Cotance. Attenzione anche su Reach, etichette e mercato.
Il caso della settimana: la Russia e le sanzioni
DMD acquisisce lo stabilimento Albatros
Osservatorio qualità
La situazione e i prezzi in Europa e nel mondo