COVER STORY | PELLE DELLE MIE BRAME
Ritorno di fiamma
“Magari qualcuno mi comprasse…” ironizzava un conciatore nel 2014, mentre le griffe integravano la loro filiera acquisendo i fornitori di pelle. Oggi, il trend sembra ripartito. Con qualche, sostanziale novità.
Fusioni, acquisizioni, bottali
Dinamiche vecchie e nuove. Piccole che società passano a grandi. Mercati che si aggregano. E la finanza che bussa al business della pelle.
GLI ALTRI SERVIZI
Giù il sipario
In Brasile Joesley e Wesley Batista, per gli sviluppi del caso Lava Jato, sottoposti a misure cautelari. JBS decapitata.
Obiettivo tracciabilità
Concerie e clienti discutono del tema sostenibile di maggior attualità. L’occasione la offre ICEC, che fa tappa a Santa Croce per parlare di “come garantire l’origine delle materie prime”.
Qualche piccola luce
La scarpa italiana, aspettando l’esito di theMicam (ne parleremo nel prossimo numero), analizza i dati del primo semestre 2017: “Recuperi parziali, maggiore stabilità, qualche “più””. Ma le preoccupazioni non mancano. Pelletteria a gonfie vele.
213.250 ragioni per sorridere
Il caso delle borse HyMy, pronte a triplicare la produzione grazie all’aumento di capitale permesso grazie a una nuova, virale, formula di raccolta fondi. Obiettivi: aumentare la quota di pelle, investire anche nella scarpa.
Una scelta obbligata
Uno è russo, l’altro svizzero. La confezione, però, è marchigiana. E la fascia di prezzo tra l’accessibile e il premium. “Perché niente è garanzia di qualità come l’artigianalità calzaturiera italiana”. I casi Judari e Gidigio.
Indovina chi investe nel mattone, ora
Amazon, dopo Whole Foods, forse compra Nordstrom. Alibaba si costruisce un mega mall, mentre Zalando collabora con i negozi. Ma il commercio fisico non era spacciato?
New York Fashion Week
Lo stile urban approda sulle passerelle di New York in una Fashion Week (7-14 settembre) ricca di novità interessanti. Ecco la nostra leather top five.
Missione XL
A Milano va in scena per la prima volta la settimana della moda formato maxi. Il super evento al banco di prova. C’è un’installazione Lineapelle/UNIC.
Moda italiana: la mappa ragionata dell’export
Crescono nell’anno le relazioni commerciali con Polonia, Stati Uniti e Spagna. Si confermano partner strategici Cina, Giappone e Francia. È la mappa (ragionata) dei clienti della moda italiana in giro per il mondo. Un planisfero critico realizzato dall’agenzia Promos, in collaborazione con la Camera di Commercio di Milano sui dati Istat, che disegna il successo di una filiera che nel 2016 è cresciuta mediamente del 1,2% per un giro d’affari complessivo di 48,6 miliardi di euro.
LE RUBRICHE
Il caso della settimana – Assalti e discriminazioni
Ipse dixit – La nostra crescita? Eccezionale, ma attenzione…
Pop Up – Come in una favola
Yesterday is Here – Tratto da LaConceria 20 settembre 1947
Tra le righe – Arzignano: la concia, il welfare e il nuovo contratto integrativo | UNIC presenta Previmoda
India – Un ministro per le vacche
Toscana – Doppio concordato