Altalena automotive. Per Lear il 2017 è stato “sbalorditivo”, nel trimestre gli utili di Adient crollano

Il lato A e il lato B dell’automotive. Chi viaggia in “modo sbalorditivo” in area positiva è Lear, colosso degli interni in pelle e della componentistica auto, che ha chiuso il 2017 con numeri di assoluto rispetto: vendite in crescita del 10% (20,5 miliardi di dollari), cash flow disponibile che rimbalza del 9% e plana a 1,2 miliardi di dollari) e rafforzamento deciso della divisione produttiva che chiama direttamente in causa la pelle. La Seating Division, infatti, vede aumentare il proprio giro d’affari da 14,3 a 15,8 miliardi di dollari. Secondo Lear, il risultato “sbalorditivo” è stato trainato “dalla continua ricerca del valore aggiunto”. Meno euforiche le previsioni 2018, che restano comunque positive: ipotesi di leggera crescita e concreta possibilità che il fatturato scavalchi la soglia dei 21 miliardi di dollari. Non condividono gli stessi sorrisi i concorrenti di Adient che nell’ultimo trimestre fiscale vedono i ricavi crescere del 4% (4,2 miliardi di dollari), ma subiscono un violento crollo degli utili (-252%, per un valore di 216 milioni di dollari). L’aspettativa per l’intero 2018 è di sostanziale pareggio, con un fatturato che dovrebbe passare da 17 a 17,2 miliardi di dollari.

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