Anche Adient fa i conti con Covid-19. Il gruppo americano, uno dei grandi player della filiera automotive, ha registrato vendite per 3,511 miliardi di dollari nel secondo trimestre 2020. Nello stesso periodo dell’anno scorso i ricavi avevano toccato i 4,228 miliardi. Una discesa verticale di 717 milioni che dipenderebbe in buona parte proprio all’impatto del virus sui mercati internazionali.
Anche Adient fa i conti con Covid-19
“La pandemia da Covid-19 ha intensificato una crisi globale senza precedenti. I nostri clienti in America e in Europa hanno sospeso la produzione di veicoli, mentre le operazioni in Cina hanno ripreso lentamente” spiega la società con una nota. Tutto ciò avrebbe pesato per circa 530 milioni di dollari sulla perdita di fatturato di 717 milioni. Il 31 marzo, Adient ha dichiarato di aver emesso 600 milioni di dollari di obbligazioni per migliorare la propria posizione fiscale. La società ha dichiarato che tutte le sue attività in Cina sono riaperte, e che l’industria automobilistica nel Paese asiatico “continua a crescere in una direzione positiva”.
Riduzione dei costi
Adient ha fronteggiato il problema mettendo al primo posto la tutela della salute dei suoi dipendenti, riducendone la presenza in fabbrica e applicando i protocolli sanitari necessari. Allo stesso tempo ha dedicato grande attenzione ai costi. Ad esempio ha ridotto gli stipendi di parte del management. Secondo quanto riporta crainsdetroit.com, il taglio ha raggiunto il 20% della retribuzione e ha riguardato anche il CEO Doug Del Grosso e il resto del consiglio di amministrazione. “Anche se ci attende molta incertezza – continua Adient –, siamo incoraggiati dagli sviluppi positivi in Cina, dove tutti i 79 impianti JV di Adient hanno riaperto”. In queste settimane la società ha definito dei protocolli per la riapertura ed è pronta a rimettere in moto i suoi impianti, intensificando anche la produzione se e dove servirà. (art)
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