McLaren taglia, Aston Martin cambia. Covid-19 ha colpito pesantemente il settore delle automobili e due case di riferimento del Regno Unito prendono importanti decisioni per poter superare gli ostacoli sulla loro strada.
McLaren taglia
McLaren ha affermato di essere stata “gravemente colpita” dalla crisi. Le corse di Formula 1 sono state sospese, mentre gli ordini delle sue supercar si sono ridotti. L’azienda, che impiega circa 4.000 persone, ha deciso che 1.200 saranno licenziate. La stragrande maggioranza è impiegata nel Regno Unito. Circa 70 appartengono al team di Formula 1. La società ha dichiarato di aver lavorato duramente per ridurre i costi ed evitare licenziamenti. “Ma ora non abbiamo altra scelta che ridurre le dimensioni della nostra forza lavoro” ha dichiarato il presidente Paul Walsh in una nota pubblicata da BBC. “Questo è senza dubbio un momento difficile per la nostra azienda e, in particolare, per il nostro personale. Ma abbiamo in programma di emergere con un business efficiente e sostenibile e con un programma chiaro per tornare alla crescita“.
Aston Martin cambia
Aston Martin prosegue nella sua trasformazione societaria e manageriale. Il CEO Andy Palmer ha rassegnato le dimissioni di comune accordo con il CdA dell’azienda, secondo quanto riporta Quattroruote. La casa automobilistica inglese lo sostituirà, dal 1° agosto 2020, con Tobias Moers, in Mercedes dal 2013 dove rivestiva il ruolo di CEO e Responsabile Tecnico. Mercedes è azionista e fornitore dei motori di Aston Martin. Il cambio di CEO è, ad oggi, l’ultimo atto della rivoluzione interna di Aston Martin. Prima la ricapitalizzazione, che ha portato il miliardario canadese Lawrence Stroll a diventare presidente esecutivo. Poi, a febbraio, l’uscita del direttore finanziario Mark Wilson. Ora il cambio del CEO. (mv)
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