È la macchina preferita di James Bond. Dal dicembre 2012 il 37,5% del suo capitale è in mano al fondo italiano Investindustrial di Andrea Bonomi. Dopo anni di crisi sta tornando a macinare vendite. Risultato: il prossimo passo di Aston Martin è l’IPO. La casa automobilistica inglese ha annunciato che intende quotarsi alla Borsa di Londra e, secondo gli analisti, la sua valorizzazione si dovrebbe aggirare attorno ai 5 miliardi di sterline. Il prospetto informativo sarà diffuso il 20 settembre. La notizia ha fatto sussultare il mercato, visto che, nel contesto delle auto sportive, sarebbe la seconda casa ad approdare sul mercato finanziario. La prima è stata Ferrari (Wall Street nel 2015, poi Milano) che a settembre, in parallelo con la Casa britannica, presenterà il nuovo piano industriale che, secondo un report firmato HSBC, garantisce “una crescita sostenuta fino al 2022 grazie alla produzione dei nuovi modelli”. Nel primo semestre 2018, Aston Martin ha confermato il ritorno consolidato in area positiva, con una crescita di fatturato dell’8% per un valore di 444,9 milioni di sterline. Ferrari, invece, ha chiuso la prima metà dell’anno a quota 1,737 miliardi di euro, +1,4% a cambi costanti: 2.463 le vetture consegnate, il 5,6% rispetto al primo semestre 2017.