Non si ferma la corsa dell’automotive e i big player dell’accessoristica (a partire dagli interni in pelle) continuano a sfornare bilanci in crescita e progetti di investimento. I francesi di Faurecia chiudono il primo semestre 2018 con vendite complessive che sfiorano i 9 miliardi di euro (8,9 per la precisione) in crescita del 10,9% sullo stesso periodo 2017. Una positività condivisa da tutti i segmenti di business, con quello relativo alla divisione Seating che migliora la sua performance finanziaria dell’8,8% a cambi costanti, passando da 3,63 a 3,78 miliardi di euro. Seguono lo stesso trend i ricavi operativi. Erano pari a 582,7 milioni di euro nei primi sei mesi 2017, hanno raggiunto quota 647,2 milioni quest’anno, piazzando il +11,1%. “Abbiamo ottenuto un risultato che va oltre quello prefissato nella nostra roadmap” commenta il ceo di Faurecia, Patrick Koller, che aggiorna l’outlook sull’intero 2018 (“Cresceremo, a cambi costanti, almeno dell’8,8%”) e conferma il target fissato per il 2020: portare il giro d’affari annuale oltre i 20 miliardi di euro. Non restano a guardare gli americani di Adient, che hanno investito 7,4 milioni dollari in Sudafrica per un nuovo impianto di taglio. È stato avviato a Rosslyn, occupa 370 addetti e lavora alla produzione e all’assemblaggio just-in-time di sedili destinati in particolare a BMW (modello X3).
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