Bentley Flying Spur spinge il lusso ai limiti. E lo fa con ampio ricorso alla pelle, checché se ne dica della crescita delle proposte veg nel segmento supercar. La casa automobilistica britannica lancia sul mercato la terza generazione della lussuosa Granturismo. Bentley Flying Spur è una berlina sportiva con rivestimenti in pelle tanto raffinati da far impallidire qualsiasi altra concorrente del segmento.
Bentley Flying Spur spinge il lusso ai limiti
Sotto il cofano la nuova Flying Spur monta un motore W12 6.0 da 635 cavalli. A lasciare a bocca aperta è però l’abitacolo. 350 pannelli in pelle, 60 componenti e 3 chilometri di filo a tenere insieme il tutto. Solo per il volante, una chicca per appassionati, ne sono stati usati 5 metri. Tre ore e mezzo di lavoro per ogni volante. Un’opera certosina affidata alle mani di 141 artigiani che, prima di mettersi all’opera, hanno affrontato un addestramento minimo di cinque mesi. Solo così era possibile assicurare i più alti livelli qualitativi. Bentley propone ai suoi clienti 14 colori diversi per i pellami da abbinare a 23 opzioni di filo.
Per tutti i gusti
Il gioiello di Bentley dimostra in maniera tangibile come l’attenzione al pubblico vegano non annulli le proposte in materiali naturali. Le aziende dell’automotive le aggiungono ai propri cataloghi, semplicemente, così da offrire soluzioni adatte a ogni gusto. Nulla di sorprendente, tantomeno per Bentley. Circa tre anni fa, nel corso del Future of Car summit di Londra, il direttore del Design del brand Stefan Sielaff annunciava lo sviluppo della prima auto di lusso con interni “vegan”. Non una scelta di campo, come del resto conferma il lavoro svolto sulla nuova Flying Spur, bensì un’operazione con chiari scopi commerciali. “Non puoi vendere un prodotto che contiene pelli d’animale come la Bentley, che ne porta fino a 20, a qualcuno che ha adottato un lifestyle vegano – osservava Sielaff –. Stiamo parlando con questi consumatori, soprattutto in California, e loro ci chiedono cosa possiamo fare per loro. Li vogliamo soddisfare, perché sono il picco di un trend”. (art)
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