Le ultime due a decidere di sospendere le operazioni sono BMW e Rolls-Royce. I gruppi automobilistici chiudono rispettivamente per un mese e per due settimane. Ci sono ragioni di prudenza e di mercato a imporre la scelta. Va contenuta la diffusione del Coronavirus, mentre il tasso delle nuove immatricolazioni arretra.
Chiudono BMW e Rolls-Royce
BMW ha deciso di fermare le fabbriche in Europa e Sudafrica fino al 19 aprile. Lo ha annunciato il CEO Oliver Zipse, illustrando i risultati del 2019 del gruppo tedesco. Allo stesso modo dal 23 marzo e per due settimane anche Rolls-Royce sospende la produzione. I due gruppi sono solo gli ultimi di una lunga serie ad assumere decisioni simili. Negli States GM, Ford e FCA hanno deciso, dopo accordo con i sindacati, di sospendere le operazioni per 11 giorni: lo stop coinvolge 150.000 lavoratori. A proposito di FCA, abbiamo già scritto che la sospensione delle operazioni è stata imposta anche in Europa. Qui anche PSA, Renault, Nissan e Volkswagen, tra gli altri, hanno stabilito serrate precauzionali.
Il tema del mercato
Le questioni, dicevamo, sono due. Da un lato c’è quella del contenimento del Coronavirus. Ma dall’altro si pone quella del rallentamento di mercato. Mentre la supply chain comincia a faticare per la difficoltà delle relazioni internazionali. A febbraio, ricorda il Corriere della Sera, le immatricolazioni in Europa (Gran Bretagna esclusa) hanno perso su base annua il 7,4%, calando al di sotto del milione di unità. In Cina, uno dei principali mercati per le quattro ruote, nello stesso mese le vendite sono andate giù dell’80%.
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