Siare Engineering è l’unico produttore di ventilatori polmonari in Italia. E, ora che il bisogno dei suoi macchinari aumenta esponenzialmente per la pandemia Coronavirus, vede la propria supply chain a rischio implosione. Per questo FCA e Ferrari, stando a quanto riporta il Sole 24 Ore, hanno accolto la richiesta del Governo di diventare suoi fornitori. A Siare, in questo frangente, non serve più manodopera, ma componentistica meccanica ed elettronica.
L’impegno di FCA e Ferrari
Anche la logistica gioca a favore della collaborazione: lo stabilimento Ferrari di Maranello dista circa 30 chilometri da quello di Siare a Valsamoggia. “Dopo l’inserimento questa settimana di 25 tecnici dell’Esercito che stanno affiancando i nostri 35 dipendenti nell’assemblaggio dei ventilatori polmonari – spiega Gianluca Preziosa (Siare) al Sole 24 Ore –, oggi più che di manodopera abbiamo bisogno di materie prime e componentistica elettronica, perché la nostra filiera di fornitori e artigiani sta andando in affanno”. Il governo ha richiesto oltre 2.000 ventilatori entro luglio: per consegnarli entro le scadenze stabilite, servono ritmi produttivi tre volte superiori alla norma.
Intanto nel mondo si chiude
I gruppi automobilistici che non sono ancora coinvolti nella filiera dei dispositivi medici, intanto, sospendono le lavorazioni. È il caso di Volvo Cars, che ha annunciato il calendario delle chiusure per gli stabilimenti europei e statunitensi: mentre quelli cinesi tornano gradualmente alla normalità, gli altri rimarranno fermi (a seconda dei casi) fino al 5 o al 14 aprile, mentre il personale amministrativo si riorganizza con lo smart working. Allo stesso modo Bentley interrompe le attività dello stabilimento britannico di Crewe fino al 20 aprile: “Il benessere dei nostri colleghi è la priorità numero uno – è il commento alla stampa del CEO Adrian Hallmark –. Sebbene sia stata una decisione difficile da prendere, non abbiamo avuto tentennamenti”.
Immagine tratta da ilfattoquotidiano.it
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