La conferma che Maranello non conosce crisi. La produzione di autovetture col Cavallino Rampante è coperta fino al 2025. E chi ordina una Ferrari Purosangue adesso la riceverà nel 2026. I conti del primo trimestre 2023 del brand sono superiori alle aspettative degli analisti. E si prevede un secondo trimestre altrettanto forte. Il mix di modelli e l’aumento dei prezzi hanno determinato una crescita del fatturato. Unico neo: “i risultati contrastanti” in Formula 1.
Maranello non conosce crisi
Ferrari chiude il primo trimestre con un aumento dei ricavi netti del 20,5% (1,43 miliardi di euro). Le consegne sono cresciute del 9,7% a 3.567 unità. “Un altro trimestre eccezionale per Ferrari, con una crescita a due cifre dei principali parametri e un nuovo record del margine dell’ebitda”, afferma il CEO Benedetto Vigna. L’utile rettificato è stato di 537 milioni di euro, mentre gli analisti si aspettavano 508 milioni di euro, secondo un sondaggio Reuters.
Un Purosangue di successo
La casa automobilistica prevede un secondo trimestre ugualmente forte. Perché inizieranno le consegne del modello di successo Purosangue. “Abbiamo deciso di riaprire gli ordini per la Purosangue, sospesi in seguito a una domanda iniziale senza precedenti” ha detto Vigna. Ma per un’auto da 390.000 euro bisognerà attendere fino al 2026. Il Cavallino Rampante ha anche confermato gli obiettivi per il 2023: ricavi a 5,7 miliardi di euro rispetto ai 5,1 miliardi del 2022.
I prezzi in salita
Gli analisti di Bernstein hanno osservato che il mix di prodotti “estremamente forte”, il potere di determinazione dei prezzi e il lungo portafoglio ordini di Ferrari proteggono l’azienda da potenziali cancellazioni di ordini dovute alla recessione. In merito ai prezzi, il direttore finanziario Antonio Picca Piccon ha dichiarato agli analisti che Ferrari sta aumentando il prezzo su alcuni modelli e su mercati selezionati, così come annunciato lo scorso anno. Aumenti decisi per controbilanciare l’attuale aumento dei costi, causa inflazione. (mv)
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