Uno vede i propri report finanziari virare, e neanche di poco, verso il negativo. L’altro riformula un accordo siglato a fine gennaio, cioè in epoca pre-pandemica. Il virus condiziona Faurecia e Adient: i due big della componentistica auto costretti a rivedere le strategie.
Il virus condiziona Faurecia
Il gruppo francese non si aspetta niente di buono dal prossimo futuro. Come riporta Reuters, durante il CFO Michel Favre ha già anticipato agli azionisti che la prossima trimestrale sarà nera. I volumi d’affare in Europa e Nord America registreranno un calo compreso nella forbice del -65/70%. La circostanza che in Asia le cose siano andate leggermente meglio permette di chiudere il periodo con una media globale del -50% a cambi costanti. Grazie ai risultati meno controversi di gennaio-marzo, il primo semestre dovrebbe chiudere al -35% su base annua.
Adient ci ripensa
Lo scorso 31 gennaio Adient ha comunicato la decisione di ristrutturare l’asset societario della joint venture con Yanfeng Automotive Trim Systems, società cinese fornitrice di interni d’auto. Adient, dunque, accordava la cessione della sua quota del 30% al partner. A cinque mesi di distanza, i due attori cambiano i termini dell’accordo. Il valore del pacchetto d’azioni passa dagli iniziali 379 milioni di dollari agli attuali 369. Inoltre, Yanfeng si impegna a pagare 309 milioni al momento del closing, mentre i residui 60 saranno riconosciuti gradualmente tramite quote dei dividendi. Le due società ora attendono che le autorità di controllo autorizzino il nuovo deal.
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