I rivestimenti sintetici degli interni auto sono potenzialmente cancerogeni. Lo sostiene lo studio “Observation, prediction, and risk assessment of volatile organic compounds in a vehicle cabin environment”. A realizzare la ricerca, pubblicata su Cell Reports Physical Science, è un team di studiosi di Harvard e dell’Istituto di Tecnologia di Pechino. Oggetto di analisi sono gli interni delle autovetture, spazio nel quale tutti passiamo molto tempo, con un’attenzione particolare a sedili, cruscotto, moquette, pannelli interni di tettuccio e porte. Elementi rivestiti in materiali diversi, tra i quali le alternative plastiche alla pelle, tessuti, feltro e materiali sintetici.
Perché sono potenzialmente cancerogeni
I ricercatori hanno utilizzato una cabina di veicolo simulata di 3 metri cubi. E l’hanno rivestita con diversi materiali, soprattutto plastici, convalidando il modello multi-sorgente in condizioni di temperatura, umidità e aerazione costanti. Lo studio dimostra la presenza in particolare di tre composti organici volatili (COV) sui venti monitorati. Si tratta di formaldeide, benzene e acetaldeide: i COV, riconosciuti come cancerogeni, superano i limiti standard nazionali cinesi raccomandati di ben il 61%. I test hanno anche messo in evidenza un aumento della presenza di questi composti organici al progressivo aumento delle temperature della superficie interna a 25°C, 40°C e 65°C. Detto in altri termini, con l’aumentare della temperatura (condizione che si verifica ogni qual volta si lascia l’auto al sole), le emissioni di COV sono aumentate. Questo rappresenta un rischio incrementale d’insorgenza di casi di tumore (ILCR). (aa)
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