Revisione della previsione di utili per Lear. Il gruppo statunitense, fornitore di sedili e sistemi elettrici per le maggiori case automobilistiche, ha annunciato che sulla base di nuove stime le vendite nette per il 2019 potrebbero scendere dai 21,7 miliardi di euro precedentemente preventivati a 19,8 miliardi, in calo, dunque, del 5% sul 2018. Lear corre ai ripari rivedendo i costi del gruppo.
Colpa dell’automotive
Lear ha indicato che i suoi risultati finanziari nella prima metà dell’anno sono stati influenzati negativamente dal continuo calo dei volumi di produzione dell’automotive e da altri fattori macroeconomici, tra cui il continuo indebolimento delle valute globali rispetto al dollaro americano. “Avevamo previsto un aumento di volumi di produzione dell’industria nella seconda metà dell’anno e un conseguente miglioramento delle vendite e degli utili – spiega il presidente Ray Scott -. Ora riteniamo che i fattori generali macroeconomici e industriali continueranno a fare pressione sulle vendite e sui profitti per tutto il resto del 2019″.
Reazione
Un rallentamento del mercato con ricadute sul fatturato del colosso USA, il quale però si sta già attrezzando per fronteggiare la situazione. “Stiamo reagendo in modo aggressivo all’attuale contesto, abbiamo già intrapreso importanti azioni di ristrutturazione e stiamo attualmente sviluppando un piano operativo e organizzativo completo per ridurre ulteriormente i costi e migliorare la redditività” continua Scott. Lo stesso presidente ha annunciato l’intenzione di portare il budget per la ristrutturazione interna da 60 a 200 milioni per “migliorare l’attività manifatturiera e l’efficienza organizzativa, ma anche a riposizionare la nostra attività per un successo continuo in futuro”.
Il secondo trimestre
Secondo i dati diffusi dalla società, le vendite per il secondo trimestre dell’anno dovrebbero toccare i 5 miliardi di dollari, in calo del 10% rispetto allo stesso periodo del 2018. Stando a quanto riporta europe.autonews.com, Lear potrebbe chiudere definitivamente il suo stabilimento di Detroit, dove attualmente sono impiegati 76 dipendenti. Il lavoro realizzato in quello stabilimento sarebbe quindi convogliato nella sede di Traverse City, in Michigan, dove i dipendenti di Detroit potranno comunque trasferirsi. (art)