In Messico cresce la domanda di pelle per automotive, ma si riduce (drasticamente) quello per le calzature. Secondo Vicente Laud Martínez, presidente della Camera dell’Industria Conciaria di Guanajuato (CICUR) il calo della richiesta dell’industria calzaturiera supera la crescita dell’automotive. Con conseguenze negative per l’industria conciaria locale.
Soffre la calzatura
La richiesta attuale di pelle per la produzione di calzature nello Stato del Guanajuato è diminuita fino al 50% in confronto al 2018. Le concerie hanno risposto orientando la produzione verso l’automotive, che però non è un mercato abbastanza ampio da accogliere tutti. “Abbiamo ancora la stessa quantità di pelli sul mercato – ha spiegato Laud Martínez a Milenio.com –, ma ora la bassa domanda ha fatto crollare il prezzo”. Secondo lo stesso dirigente una pelle che globalmente valeva 100 dollari 10 anni fa, oggi ne vale 30. Laud Martínez invita il Ministero dell’Economia, presieduto da Marcelo Ebrard, a intraprendere azioni efficaci per salvaguardare le imprese del settore.
Cresce la domanda di pelle per automotive
Esempio del trend comunque migliore che vive la filiera delle quattro ruote in Messico è la tedesca Bader. Che ha stanziato 6 milioni di dollari per costruire una nuova sede da 14.000 metri quadrati a Lagos de Moreno, nello stato di Jalisco. Con questa espansione l’azienda prevede di aumentare la produzione settimanale a 11.000 veicoli allestiti con interni in pelle, pari a circa 500.000 veicoli all’anno. E di generare 400 nuovi posti di lavoro. Bader è già presente a Jalisco dal 2014. Roberto Arechederra, Segretario dello Sviluppo Economico di Jalisco, ha detto a Mexico Now: “Questa espansione di Bader riafferma la fiducia delle aziende internazionali nel talento e nella competitività dello Stato”. (mv)
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