I mercati gelano Faurecia. Il colosso francese della fornitura per l’automotive ha rivisto al ribasso gli obiettivi per l’anno in corso. A zavorrare le proiezioni c’è il rallentamento della produzione in Europa. È la seconda volta in tre mesi che Faurecia corregge le stime. Il gruppo valuta ora di chiudere l’anno con vendite tra i 15 e i 15,5 miliardi di euro e un margine di profitto del 5,5% (contro la precedente forbice 6-6,2%). Qualcosa potrebbe cambiare all’inizio del 2022, quando Faurecia dovrebbe completare l’acquisizione della maggioranza della tedesca Hella.
I mercati gelano Faurecia
Lunedì 29 novembre Faurecia ha comunicato i nuovi orientamenti per il 2021. Il colosso francese prevede ora di chiudere l’anno con vendite comprese tra i 15 e 15,5 miliardi di euro: in precedenza era certo di assestarsi sulla soglia dei 15,5 miliardi. Il flusso di cassa netto dovrebbe superare i 300 milioni di euro, mentre in precedenza Faurecia pensava a un flusso di cassa netto di circa 500 milioni di euro.
Le ragioni della scelta
Per Faurecia si tratta della seconda revisione in 3 mesi. A determinarla è il calo della produzione automobilistica in Europa, legato a sua volta alla carenza di componentistica, e più in generale nei rallentamenti delle forniture. “Abbiamo avuto una tendenza positiva a novembre – spiega lo chief financial officer, Michel Favre, come riporta milanofinanza.it -. Non abbiamo idea, però, se dovremo subire alcune chiusure anticipate nella prima settimana di dicembre”. Ma la produzione potrebbe subire rallentamenti anche a causa di una nuova ondata di contagi. Troppe incertezze, insomma. A febbraio, come riporta ancora milanofinanza.it, Faurecia dovrebbe chiudere l’acquisizione della maggioranza della tedesca Hella e in quel contesto dare le previsioni per il 2022. (art)
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