Sfuma il merger FCA – Renault: “Mancano le condizioni politiche”

La fusione alla pari tra FCA e Renault non si farà. Ieri, come vi dicevamo, la possibilità del merger tra i due gruppi automobilistici era al primo momento di svolta: l’esito, però, è stato negativo. Come riporta un comunicato di Renault, la riunione del board non è stata capace di definire una risposta univoca. I rappresentanti del governo francese (azionista di maggioranza con il 15,01%) hanno ottenuto che la deliberazione fosse rimandata a una nuova riunione, mentre i consiglieri in quota Nissan (che ha un pacchetto azionario del 15%) hanno fatto valere le proprie perplessità. I vertici di FCA, che già avevano rassicurato l’Eliseo sulla conservazione dei livelli occupazionali in Francia e sugli equilibri da garantire nella governance del nuovo soggetto, di fronte ai nuovi tentennamenti hanno preferito ritirare l’offerta di merger “con effetto immediato”, come recita la nota. Il gruppo italo-americano rimane convinto della bontà dell’intuizione, ma riconosce che in Francia “non ci sono le condizioni politiche” per arrivare al risultato. La filiera della pelle, che dall’eventuale fusione non aspettava immediati scossoni produttivi, rimane serena: è ufficiale, non cambia niente.

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