Standard & Poor’s declassa Aston Martin. Una notizia molto difficile da incassare per la casa automobilistica britannica. E che mette a rischio l’intero piano di salvataggio. Proprio ora che il miliardario canadese Lawrence Stroll ha acquisito il 16,7% di Aston Martin e la cinese Geely ha mostrato interesse.
Standard & Poor’s declassa Aston Martin
Martedì 17 marzo Standard & Poor’s ha rivisto la sua valutazione del debito della casa automobilistica britannica. Un rosso da 900 milioni di sterline come riporta Il Sole 24 Ore. Un buco nero che secondo l’agenzia americana è “junk”, spazzatura. Tanto da abbassare il rating da CCC+ a CCC-. Un passaggio difficile da affrontare per Investindustrial e il fondo sovrano del Kuwait, proprietari del marchio. Per AML è stato varato un piano di salvataggio che prevede la raccolta di 536 milioni di sterline attraverso un collocamento di azioni da 171 milioni a cui si aggiunge l’emissione di titoli per 365 milioni.
La situazione
Come riporta la stampa internazionale, S&P ritiene che “i risultati più deboli del previsto e la continua elevata incidenza di liquidità hanno reso necessario per Aston Martin un accordo di salvataggio per superare l’attuale crisi di liquidità. Negli ultimi 12 mesi, la società ha sperimentato condizioni più deboli del previsto in alcuni dei suoi mercati principali, volumi di vendita di auto sportive in calo nonché una redditività depressa e flussi di cassa deboli”. “A nostro avviso – comunica sempre l’agenzia americana -, se i mercati dovessero continuare a deteriorarsi e Aston Martin non riuscisse a completare con successo il problema relativo al collocamento e ai diritti previsti, si troverebbe di fronte a una crisi di liquidità che probabilmente porterebbe a una ristrutturazione“. (art)
Immagine tratta da astonmartin.com
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