Golden Goose cambia ceo (il nuovo è Silvio Campara), mentre sui social l’accusano di “glorificare la povertà”

Cambio ai vertici di Golden Goose che, nel frattempo, si ritrova a dover affrontare una “particolare” polemica social. Al termine del suo mandato, Giorgio Presca, in azienda dal marzo 2017 (dopo il passaggio del marchio  nelle mani di Carlyle Group), ha rassegnato le dimissioni da amministratore delegato. Al suo posto entra Silvio Campara, che dal 2013 ricopre il ruolo di direttore commerciale del marchio. Non solo: Patrizio di Marco, ex ad di Gucci e Bottega Veneta, subentrerà a Marco De Benedetti nel ruolo di presidente del CdA. I nuovi vertici, tra le prime questioni da affrontare, dovranno valutare i termini di una polemica che si è scatenata nei giorni scorsi sui social perché le sneaker Superstar Taped griffate Golden Goose sono state accusate di “glorificare la povertà” pur essendo un prodotto di lusso. Sono un modello invecchiato, used e, sulla punta, sono rattoppate. Il sito francese Capital riporta un commento che riassume la portata della polemica: “Ci sono persone nel mondo che usano borse di plastica come scarpe perché non possono permettersi nient’altro e queste cose ripugnanti vengono vendute a 500 dollari. L’industria della moda è davvero così fottutamente stupida da farmi imbestialire come fossi all’inferno”. Un commento che, nel suo tono tipicamente da social hater, ha superato i 50.000 like. Altri utenti le definiscono “disgustose”, “vergognose” e “offensive”. Ma nonostante le critiche – sottolinea Capital – sembra che queste sneaker stiano vendendo molto bene dato che, secondo BFM TV, sono esaurite. La polemica attuale è molto simile a quella che si sollevò due anni fa con Golden Goose sempre protagonista. (mv)

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