Da questa mattina i circa 10.000 occupati del settore calzaturiero in Sudafrica hanno deciso di scioperare per il mancato accordo tra le associazioni datoriali e quelle sindacali. Oggetto: il rinnovo del contratto di lavoro collettivo scaduto il 30 giugno. Si fronteggiano SAFLIA, l’associazione sudafricana dell’industria calzaturiera e della pelle, e due organizzazioni sindacali: SACTWU (il sindacato del tessile) e NULAW, l’unione nazionale dei lavoratori del settore della pelle e dei relativi prodotti. Come riporta il sito Indipendent Online, i sindacati chiedono un aumento del salario del 9,5% e hanno rifiutato la proposta di un incremento del 6,25%. L’86% dei tesserati, a scrutinio segreto, ha votato a favore dello sciopero. Alla determinazione dei sindacati si oppone la fermezza della controparte. Il presidente di SAFLIA, Noel Whitehead, oltre a confermare di essere stato informato circa la volontà di scioperare, ha commentato: “La nostra offerta (6,25%) è ancora valida e il sindacato ha diritto di organizzarsi e di scioperare. Aspettiamo di vedere se lo sciopero annunciato verrà eseguito”. (mv)
Sudafrica, calzatura in rivolta: da oggi 10.000 dipendenti in sciopero per il mancato rinnovo del contratto
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