Nel 2020, causa CRV, il consumo globale di scarpe scenderà del 22,5%. Tradotto in volumi: 5,1 miliardi di paia. Lo prevedono gli addetti ai lavori che hanno risposto al sondaggio condotto da World Footwear nel mese di marzo. Sono state analizzate 129 risposte di produttori e commercianti di tutto il mondo. In discesa anche i prezzi.
Il consumo mondiale di scarpe scenderà del 22,5%
Le previsioni di WF mostrano una riduzione media dei consumi del 22,5%. In Europa il calo ipotizzato è pari al 27%. In altre parole: 908 milioni di paia in meno (base dati: World Footwear Yearbook 2019). In Nord America la perdita sarà del 21% (696 milioni di paia) e in Asia del 20% (2,4 miliardi di paia).
Giù anche il prezzo
Anche il prezzo è destinato a scendere. Le prospettive generali sono negative ovunque, ma l’Europa è il continente più pessimista. Qui, gli operatori intervistati da WF, indicano come principali criticità l’insufficiente domanda dei mercati internazionali e le conseguenti difficoltà finanziarie. La concorrenza globale, che a dicembre 2019 rappresentava la prima problematica, per effetto di Covid-19, è scivolata al settimo posto, citata solo dall’11% del campione.
Sempre sneaker, ma…
Una cosa CRV non dovrebbe intaccare: la ripartizione delle quote di mercato in base al tipo di prodotto. Nei prossimi 3 anni, infatti, le calzature classiche da donna e, soprattutto, da uomo sono considerate come le categorie con le prospettive più negative. Viceversa, il panel di interlocutori di World Footwear, continua a scommettere sulla sneaker, anche se (rispetto alle precedenti edizioni del sondaggio) è prevista una riduzione del gap tra sportiva e modelli classici. (mv)
Immagine Shutterstock
Leggi anche: