Lo ha dichiarato al quotidiano londinese, Financial Times, il capo dell’ufficio governativo degli investimenti, Fitsum Arega. Una parte sostanziale di questi riguardano la manifattura conciaria e della scarpa. Arega ha affermato che in termini quantitativi, la classifica è guidata dai cinesi, sorpassati in termini di singoli importi dagli investitori indiani. A seguire Europa e Usa. I due miliardi di dollari impiegati dalla cinese Huajian non sono inclusi nel calcolo perché non riguardano nessuna delle aree industriali, visto che il manifatturiere cinese si è costruito un hub privato. L’effetto sull’occupazione, ha concluso Arega, sarà di 30 mila unità nel giro di qualche anno. (pt)
TRENDING