“Guru della calzatura moderna, figlio di genitori svizzeri, ha vissuto tra Italia e Francia, dove, a Parigi, nel 1967 è avvenuto un “incontro di destino”, quello con Jean-Pierre Dupré. Colto, ironico e con grande spirito imprenditoriale. Con lui ha dato inizio a una partnership di vita e di lavoro. Insieme hanno aperto la loro prima boutique a Parigi, in rue Cambon. Insieme, nel ’68, hanno aperto la loro fabbrica a Vigevano, cuore dell’industria calzaturiera italiana”. Con queste parole il giornalista Giorgio Dell’Arti raccontava Andrea Pfister, noto stilista della calzatura, scomparso questa notte dopo aver affrontato una lunga malattia. Avrebbe compiuto 76 anni il prossimo 30 agosto. La sua carriera ha fatto la storia della calzatura e si è intrecciata a doppio filo con la storia di Conceria Stefania (Castano Primo) per la quale curò lo sviluppo di alcune cartelle colore e che oggi conserva nel suo museo aziendale la ricchissima collezione delle sue creazioni. Le sue calzature sono state indossate (tra le altre) da Liz Taylor, Cher, Nancy Reagan, Margaret d’Inghilterra, Susan Sarandon, Hillary Clinton, Julia Roberts, Ursula Andress. Nella foto: alcune immagini tratte dal volume dedicato “Andrea Pfister” curato da Samuele Mazza, edito Leonardo Arte.
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