Al massimo 2,54 cm se lavori in piedi. Il Governo delle Filippine rinnega l’obbligo del tacco alto

Il Governo delle Filippine ha ordinato a tutte le ditte operanti nel Paese di cancellare l’obbligo per il personale femminile di indossare calzature con il tacco alto. La decisione è entrata in vigore ieri, dopo che il mese scorso il Philippine Department of Labor and Employment (DOLE) aveva costretto 178 società a non prevedere l’obbligo di indossare scarpe con il tacco alto per donne e ragazze in gran parte impegnate come commesse, operaie, docenti, addette alla sicurezza. In particolare, il tacco non deve essere più alto di un pollice, ovvero 2,54 cm. L’obbligo deriva dalla volontà di non costringere a indossare scarpe con il tacco soprattutto chi svolge lavori che prevedono lunghi periodi in piedi. In caso contrario, infatti, si potrebbero subire infortuni anche seri a caviglie, ginocchia, muscoli e nervi delle gambe. Non basta: l’ordinanza dispone che chi svolge un tipo di lavoro in cui si sia costretti per molto tempo in piedi possa non trovare ostacoli imprevisti nel proprio posto di lavoro (es. tappetti sdrucciolevoli) e che il pavimento su cui si opera sia preferibilmente in legno o in gomma. L’ordinanza infine auspica che i titolari delle imprese contattino direttamente le addette per ricevere consigli e suggerimenti per rendere il posto di lavoro il più sicuro e confortevole possibile. Da parte sua, il DOLE terrà sotto controllo la situazione in ogni singola azienda in modo da far rispettare l’ordinanza.

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