All’inferno e ritorno: a Londra il retailer calzaturiero tReds salvato all’ultimo secondo dal fallimento

Prima il serio rischio di chiudere 21 negozi e lasciare senza lavoro circa 160 persone. Poi, il salvataggio. tReds, rivenditore calzaturiero multimarca con sede a Weymouth, nel Dorset, aveva alzato bandiera bianca a fine gennaio. Due settimane dopo è arrivata la società di vendita al dettaglio New Grayche che, rilevandolo, l’ha salvato. “Nonostante gli sforzi compiuti, il cambiamento dei comportamenti per l’acquisto e l’incertezza economica hanno provocato una riduzione delle vendite e purtroppo non c’era altra alternativa che mettere l’azienda in amministrazione controllata” aveva affermato uno dei due amministratori espressione di PwC, società a cui si era affidata tReds per trovare un acquirente. Missione compiuta. “Questo accordo salvaguarda tutti i posti di lavoro e tutti i 21 negozi” ha detto in un comunicato il direttore e amministratore congiunto di PwC , Ross Connock. Una buona notizia che risolleva l’umore dei retailer calzaturieri britannici, che stanno affrontando un brutto momento. E non solo per Brexit. Dopo Fyfo-Miss Shoes e Bells Shoes, la vicenda tReds conferma comunque come a risentire dell’attuale contesto siano soprattutto i piccoli e medi rivenditori indipendenti poiché sempre più consumatori acquistano da grandi aziende multinazionali (anche online) piuttosto che da piccole attività locali che non possono competere né sul prezzo né su servizi. Drapers ha riportato la dichiarazione di un brand calzaturiero anonimo che prevede un 2019 difficile: “Sono particolarmente preoccupato per i retailer indipendenti che stanno affrontando canoni di affitto in aumento in un momento in cui la fiducia dei consumatori è ai minimi storici. Non penso che questa sia la fine, penso però che vedremo più imprese andare in rosso“.  (mv)

 

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