André è salvo. Il Tribunale commerciale di Grenoble ha convalidato l’unica offerta pervenuta. Quella di François Feijoo, ex manager di André dal 2005 al 2013. Sborsando 7,8 milioni di euro, l’imprenditore acquista 55 dei 180 punti vendita André in Francia, 13 affiliati e 221 posti di lavoro. Gli esuberi saranno, invece, 188. Ora si aspettano i piani per lo sviluppo futuro.
André è salvo
André è un’insegna calzaturiera francese con 120 anni di storia. Nei primi mesi del 2018 è passata di mano dal gruppo Vivarte (che fino al 2001 si chiamava proprio André) all’e-tailer con sede a Grenoble, Spartoo. Due anni dopo, causa anche la pandemia Covid-19, la società è finita in amministrazione controllata. Lo scorso giugno Spartoo ha fatto sapere di non essere interessato a rilevarla. Si è aperta la pista della cessione ma, a dispetto della storia, una sola offerta è arrivata, quella di Feijoo. Il manager, dopo aver guidato André, è stato CEO del concorrente Eram per 7 anni. Quell’unica offerta è bastata per salvare l’insegna. Come riporta Le journal de l’economie, Feijoo ha comprato l’insegna calzaturiera attraverso la società 1Monde9.
E ora?
L’acquirente non nasconde le difficoltà che dovrà affrontare. L’inversione di tendenza richiederà tempo e pazienza. Nel frattempo, si potrebbe aprire un altro fronte. Secondo quanto riporta Le Parisienne, i sindacati hanno minacciato di citare in giudizio l’ex proprietario Spartoo “per malagestio e inadempienza ai suoi impegni” assunti durante il piano di salvaguardia dell’occupazione. (mv)
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