Gli indicatori da prendere in considerazione sono due. Da un lato l’ottavo anno consecutivo di contrazione della domanda interna: mentre nel 2008 in Italia si sono vendute 186 milioni di paia di scarpe, nel 2015 sono state 156 milioni. Dall’altro il buon trend delle esportazioni che, malgrado alcuni mercati negativi (Francia -3,2% in valore e -9% in quantità, area CSI -30% negli ultimi due anni), nell’ultimo anno è cresciuto del 3,2%, col nuovo record storico di 8,65 miliardi. Per questo Annarita Pilotti, presidente Assocalzaturifici, all’assemblea annuale di ieri (tenutasi ad Arese nel museo Alfa Romeo), ha rivolto verso gli accordi internazionali di libero scambio parte rilevante del proprio intervento. Per superare il periodo di incertezze (“Per il nostro comparto la ripresa di cui si parla è ancora un miraggio”, le sue parole), servono l’intesa con gli USA sul TTIP e l’azzeramento dei dazi in Giappone, garantendo però la tutela del “made in Italy”. Intanto, sul fronte fieristico Assocalzaturifici annuncia l’avvicinamento di theMicam alla fashion week di Milano. (rp)
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