Calzare sempre e solo sneaker? Può causare danni a caviglie, ginocchia ed equilibrio. Il boom della calzatura sportiva ha vere e proprie conseguenze ortopediche. A sostenerlo sono studi medici secondo i quali le calzature con suole molto imbottite spingono le persone a fare passi più lunghi. Ciò però si ripercuote sulla salute delle articolazioni del piede e della gamba fino alle anche. Ma le sneaker a lungo andare non sarebbero il massimo nemmeno per l’equilibrio.
Le conseguenze ortopediche
Secondo Paul Langer, podologo della Twin Cities Orthopedics di Minneapolis, indossare le sneaker per lungo tempo determinerebbe danni a piedi e caviglie. Il problema starebbe nel fatto che le calzature alte e imbottite pongono troppa distanza tra il piede e il terreno. Come conseguenza, i piedi diventerebbero extra-sensibili e le caviglie più deboli. Inoltre la suola troppo spessa spingerebbe le persone a compiere passi più lunghi, anche in questo caso con conseguenze negative per le giunture del piede e della gamba.
I dubbi sull’equilibrio
Come riporta cnet.com, il pioniere svizzero della Podologia Benno Maurus Nigg definisce le scarpe come “filtri” tra il terreno e il cervello. L’esperto ritiene che se la suola delle calzature che utilizziamo sono molto spesse, ciò determini a lungo andare errate percezioni da parte del cervello con conseguenze sul nostro equilibrio. Anche Langer sostiene che “sicuramente più strati si mettono tra il piede e il pavimento, più diminuisce l’input sensoriale, il quale altera la propriocezione”. Cioè la capacità del cervello di percepire la propria posizione nello spazio. (art)
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