Autry vuole raddoppiare il fatturato in due anni. Dai 100 milioni di euro con cui ha chiuso il 2022 ai 200 a cui vuole arrivare entro la fine del 2024. Numeri di assoluto livello, ma che assumono connotati completamente differenti se si considera che nel (vicinissimo) 2020 questo brand made in USA aveva incassato soltanto 3 milioni di euro. Proprio l’espansione nel mercato negli Stati Uniti, quello dove il marchio è stato fondato negli anni ’80, rappresenta uno dei principali obiettivi di Mauro Grange, CEO di Fine Sun, holding controllata dal fondo Made in Italy Fund che detiene il brand.
Dateci 2 anni e fatturiamo 200 milioni
Per raddoppiare il fatturato, Grange dovrà superare il limite di produzione che, come ci ha raccontato qui lo scorso novembre, rappresenta la sua maggior preoccupazione. Archiviato il 2022 a quota 100 milioni di euro, Grange prevede di arrivare a 140 nel 2023 e a 200 milioni nel 2024. Lo afferma in un’intervista rilasciata a Repubblica. Per crescere prevede di aprire negozi all’estero. In particolare, negli Stati Uniti e in Francia.
Il progetto Forever Road Trip
L’azienda con quartier generale a Dolo (Venezia) ha anche presentato un nuovo progetto: Forever Road Trip. Partirà nel 2023 negli USA, poi l’anno successivo sarà in Europa e nel 2025 in Asia. Un progetto per far entrare nella community Autry altre persone che vivono in tutto il mondo. “Vogliamo diventare un brand scelto dal pubblico per spirito di appartenenza e non per apparire” afferma Grange. Attualmente il suo primo mercato è la Corea del Sud. Poi arrivano Italia, Francia e Germania. Ma già dal 2023 gli USA potrebbero scavalcare tutti.
La produzione e i dipendenti italiani
La produzione delle sneaker è made in Indonesia, mentre in Italia lavorano circa 100 dipendenti tra marketing, ufficio stile e commerciale. “L’età media è inferiore ai 30 anni, il 90% è costituito da donne” puntualizza Grange che punta a consolidare e strutturare il marchio in vista del prossimo step di crescita. (mv)
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