In stagnazione da oltre quattro anni, il bilancio di Bally inizia a scuotersi e registra una crescita del 3% nel primo trimestre, che induce l’azienda svizzera a prevedere un 2015 in crescita in singola cifra. A sospingere i numeri sono le vendite in Giappone (+49%) e Stati Uniti (+7% a tassi costanti), sebbene il mercato di riferimento resti quello cinese, dove Bally realizza più della metà del fatturato. Nei prossimi cinque anni, secondo quanto ha dichiarato a Reuters il ceo Frederic de Narp, l’azienda intende aprire nove negozi, ma l’obiettivo finale è portare i ricavi annuali dagli attuali 400 milioni di euro a 1 miliardo, soprattutto con la crescita delle vendite da donna, oggi il 30% del fatturato. Narp ha spiegato che dopo anni di instabilità stilistica, Bally vuole affermarsi per un prodotto “chic al naturale” grazie allo stilista Pablo Coppola, ex Dior, Tom Ford e Celine. (pt)
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