Come si fa a festeggiare 50 anni di Micam, celebrando una realtà aziendale attiva da ancora più tempo e determinata a scrivere nuove pagine d’impresa? Il tutto, nonostante le difficoltà del settore calzaturiero? Ce lo spiegano Carlo e Paolo Scandalitta che, insieme al padre Antonio, gestiscono BAV Shoes. Sede, logistica e ufficio stilistico solidamente italiani: a Vigevano. Un fatturato che si aggira sui 2 milioni di euro.
All’inizio, Agostino Bozzo
Il nome dice tutto. La B e la A sono le iniziali del fondatore. La V è quella di Vigevano. Tutto comincia lì, con lo zio Agostino Bozzo e poi con il nipote Antonio Scandalitta (oggi amministratore di Bav Shoes, che a Micam ha ritirato il premio) a portare avanti l’azienda. Così, quando i due figli di Antonio crescono, è giocoforza entrare nel calzaturificio. Però i due fratelli lo fanno in momenti e con approcci diversi. Uno studia ingegneria e lavora per un decennio all’estero nel settore della consulenza aziendale. L’altro si ferma al diploma di ragioniere. Uno ama fare, occuparsi di prodotto. L’altro preferisce seguire la parte commerciale.
Il passaggio generazionale e la licenza ALV
Il ricambio generazionale è stato morbido: “Nostro padre è tuttora molto presente e i suoi consigli sono utilissimi: conosce profondamente il mestiere, è una colonna”. Grazie a questa esperienza, BAV oggi si identifica con il sandalo gioiello di fascia media, commercializzato prevalentemente con il brand Gardini Spirit. “Questo è il core business, poi ovviamente abbiamo altre linee e, da tre stagioni, la licenza di Alv, Andare Lontano Viaggiando by Alviero Martini”.
Ricerca continua e specializzazione
Ricerca, ricerca e ancora ricerca. E specializzazione: “Ogni mercato ha le sue esigenze. Va studiato e affrontato con massima attenzione – dice Carlo – per trovare la giusta strategia di vendita. I nostri clienti sono prevalentemente europei, vengono da Francia, Germania, Regno Unito. Il problema principale al momento riguarda senz’altro il prezzo in discesa, ma da sempre noi ci facciamo un punto d’onore nel riuscire ad offrire il giusto equilibrio tra qualità e prezzo. Quindi sì: lavoriamo di più con margini inferiori, ma intendiamo farcela”.