Brenta: “Alta qualità e regole chiare” dicono gli Artigiani PMI. Badon (Acrib): “Nulla di nuovo. Se non sei a posto, nessuno lavora con te”

Alta qualità e regole chiare per contrastare lavoro nero e contraffazione. È questa la via seguita dal comparto calzaturiero nella Riviera del Brenta, una ricetta che, come spiegano i vertici dell’associazione Artigiani Piccola e Media Impresa “Città della Riviera del Brenta”, sta dando i suoi frutti. “La situazione è migliorata nel corso degli ultimi anni – spiega il capo categoria Adriano Agostini -. Ci sono ancora episodi di abusivismo e lavoro nero sui quali va tenuta alta la guardia, mentre è più difficile riscontrare contraffazione”. “Chi prova a realizzare prodotti nel segmento del lusso e grandi marchi, innovazione e altissima qualità, con il lavoro nero semplicemente non ci riesce e anche i laboratori cinesi presenti nel giro di qualche anno sono stati costretti ad acquisire professionalità” conclude. Nulla di nuovo, secondo il presidente Acrib Siro Badon, il quale commenta così: “Nel nostro territorio, con i prezzi e la professionalità che abbiamo maturato, ci rivolgiamo al segmento alto, collaborando con le griffe, anche se naturalmente curiamo quelle aziende che portano avanti con altrettanta dedizione il marchio proprio”. Se qualche laboratorio è nato in maniera subdola, ormai quelli presenti sono tutti in regola e non potrebbe essere altrimenti: “Abbiamo adottato una politica chiara – continua Badon -. Se non sei a posto, se non presenti tutti i documenti, nessuno lavora con te. E a ciò si aggiunga che le griffe eseguono i loro controlli. Per cui, come ho lungamente ripetuto, chi parlava di irregolarità in Riviera del Brenta non faceva altro che promuovere una campagna denigratoria dettata da non so quali interessi, e mi pare che un po’ alla volta se ne stiano accorgendo tutti. Tra un po’ se ne accorgeranno anche i sindacati”.

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