Formare ora (che le acque sono calme) nuovo personale, per beneficiarne domani (quando magari le acque si agitano di nuovo). In Veneto la spasmodica necessità di trovare addetti per far fronte all’aumento degli ordini sembra rientrata. Almeno temporaneamente. Ma per non ritrovarsi un’altra volta nella stessa situazione, cioè con una grave carenza di maestranze, il distretto calzaturiero del Brenta vuole accelerare sulla formazione. Il Politecnico Calzaturiero sta allestendo una piccola manovia per poter formare i giovani sul campo, in modo da renderli subito pronti per l’inserimento dei calzaturifici. A spiegare la situazione è Gilberto Ballin, presidente ACRIB.
L’export veneziano
Le calzature rappresentano la voce più consistente dell’export della provincia di Venezia. Secondo i dati diffusi dalla Camera di Commercio di Venezia e Rovigo e relativi al 2022, la vendita di scarpe all’estero genera il 10,2% delle esportazioni provinciali. Ciò grazie ad una crescita del 27,3% rispetto al 2021 e del 17,2% sul 2019. Un risultato sul quale incide l’attività di conto terzismo come dimostra il +35,5% fatto segnare dalla Francia, sede di molte griffe del lusso.
“Perso mercato in Russia”
L’altra particolarità emersa dal report camerale è il +14% dell’export verso la Russia. Ballin spiega così al Gazzettino di Venezia questo dato: “Negli ultimi 5-6 anni avevamo perso fette di mercato con la Russia a favore dei colleghi marchigiani, per cui non abbiamo subito la flessione dovuta ai problemi noti nell’area”. Ballin, come aveva affermato a La Conceria, crede che, relativamente alle aziende subfornitrici del lusso, il 2023 porterà “una normalizzazione dei flussi per cui nel secondo e terzo trimestre ci potrebbe essere una piccola flessione rispetto al 2022”.
La necessità di formare ora
Con la normalizzazione dei flussi, la richiesta di personale è rientrata sotto il livello di guardia. Ballin fotografa la situazione vissuta nei mesi scorsi, definendola “drammatica nel reperimento della forza lavoro specializzata”. Ma secondo l’imprenditore è proprio adesso, quando non c’è un’estrema necessità, che andrebbe potenziata la formazione. “L’allarme ci ha fatto guardare il quadro più in prospettiva, con una presa di coscienza di dover essere lungimiranti nei prossimi anni per cercare di formare anche dipendenti della manovia” afferma. Il presidente di ACRIB rivela poi che il Politecnico Calzaturiero sta allestendo una piccola manovia “in modo che gli studenti possano provare montaggio, finissaggio e orlatura, esercitandosi nella pratica”. (mv)
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