“Laboratori cinesi? Poche volte è una scelta, spesso è una necessità per poter competere”. Lo ha affermato il presidente di Confindustria Venezia Matteo Zoppas a margine della presentazione del brand internazionale della Calzatura della Riviera del Brenta. Il fenomeno dei laboratori cinesi, spesso illegali, sta mettendo a repentaglio il made in Italy della scarpa prodotta interamente nella Riviera del Brenta dove, negli ultimi 5 anni, ne sono stati scoperti e sanzionati circa 50. Molti sono stati chiusi, ma poi riaperti subito dopo il pagamento di una semplice multa. Dei loro prodotti purtroppo si servono sempre più i calzaturifici della zona. “Il problema dei calzaturifici locali che delocalizzano la produzione affidandosi ai laboratori cinesi in Italia o all’estero è spesso un comportamento indotto dalla necessità di competere sui mercati internazionali, tenendo conto della zavorra costituita dal farraginoso sistema burocratico italiano. Una necessità per sopravvivere come azienda in un mercato dominato da sistemi paese molto più convenienti del nostro anche per semplicità burocratica”. (mv)
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