Mondo della calzatura marchiagiana in lutto per la scomparsa di Alberto Fermani, stroncato ieri, 22 novembre, da una lunga malattia. Alberto Fermani era titolare dell’omonima azienda calzaturiera, specializzata nella produzione di scarpe da donna, che egli stesso aveva fondato nel 1960. Attualmente l’impresa produceva circa 700 paia di calzature al giorno. Nato nel marzo del 1942 da una famiglia che si occupava di laterizi, a 18 anni, insieme a due soci, decise di intraprendere l’attività calzaturiera, ispirato dalla passione per le scarpe fatte a mano. Nel 1967 Alberto è rimasto socio unico. Da lì a poco la decisione di fare il grande salto trasformando il laboratorio in una realtà importante, sviluppando l’attività e esportando in tutto il mondo. La carta vincente è stata la capacità dello storico imprenditore di Petriolo di unire in modo unico lo stile e il comfort, la tradizione calzaturiera italiana e le innovazioni tecniche. Stivali e scarpe, ormai da anni, vestono i piedi di milioni di donne in tutto il mondo. Alberto Fermani è morto all’ospedale civile di San Severino Marche dove era ricoverato. Lascia la moglie Tina Cipolletta e i figli Matteo e Sara, già da anni impegnati all’interno dell’azienda di famiglia. Questa mattina la salma è stata trasportata dei Santi Martino e Marco di Petriolo per la celebrazione delle esequie e per tributare l’ultimo saluto ad un uomo che è riuscito a portare la calzatura marchigiana in tutto il mondo grazie alla qualità e all’attenzione che hanno sempre contraddistinto il suo modo di lavorare