Diversi tomaifici cinesi, in tutta la provincia di Macerata, sono stati trovati non in regola con le normative sul lavoro nella maxi operazione condotta dall’Ispettorato (direzione territoriale di Macerata e Nucleo Nil dei carabinieri) con l’obiettivo di sgominare l’occupazione in nero. Sono state 98 le imprese ispezionate in 17 comuni. A Corridonia sono stati trovati al lavoro un minore di 16 anni (non ha concluso gli studi obbligatori) e tre dipendenti in nero. A Morrovalle è stato denunciato il cinese titolare di un’impresa manifatturiera per inadempienza contributiva. Un tomaificio gestito da un cinese è stato trovato anche a Sant’Angelo in Pontano: qui erano tre i dipendenti in nero, tutti connazionali, portando alla sospensione dell’attività. Nelle 7 attività ispezionate a Monte San Giusto sono stati trovati altrettanti lavoratori in nero (su 19). Sono state sospese 5 attività imprenditoriali e l’Ispettorato del lavoro ha emanato un provvedimento di prescrizione per inosservanza delle norme in materia di sicurezza sui luoghi di lavoro e per inosservanza dello Statuto dei lavoratori. (mv)
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