Calzatura: Santoni vola nel 2017 (+14%). E la formazione professionale preoccupa più del mercato

Meno Italia, più export, mentre dazi e sanzioni non preoccupano quanto, invece, la formazione professionale. Le calzature Santoni chiudono il 2017 a 80 milioni di euro (+14% sul 2016) e quest’anno l’aumento potrebbe essere ancora più alto. Le vendite all’estero generano l’82% dei ricavi, con la Donna che è arrivata a valere il 35% del totale. “Le ipotesi di nuovi dazi o altre barriere commerciali di cui tanto si sente parlare in queste settimane non mi spaventano” ha detto Giuseppe Santoni in un’intervista al Sole 24 Ore. Due le motivazioni: la prima è che ogni problema è una sfida da vincere la seconda è che “mai come in questo periodo ci sono opportunità di crescita in mercati inesplorati in giro per il mondo. Basta rimboccarsi le maniche, studiare e andare a conoscerli”. Tra questi, per Giuseppe Santoni, ceo dell’azienda con sede a Corridonia (Macerata), ci sono Asia e Africa, in particolare Angola, Nigeria e Malaysia. L’azienda dà lavoro a 650 persone: “La formazione interna è una vera ossessione” afferma Santoni che investe su formazione e organizzazione produttiva per continuare a essere competitivo nel lusso artigianale. (mv)

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