Le importazioni di calzature negli Stati Uniti sono aumentate del 5% (23,7 miliardi di dollari, 1,2 in più dello scorso anno) nel corso del 2012, mentre l’export è diminuito dell’1% (824 milioni). Sono i dati ufficiali rilasciati dalla commissione internazionale del ministero del commercio di Washington. Le importazioni, che alimentano il 95% del mercato, vedono dominare la Cina con il 72% del fatturato (Indonesia e Vietnam hanno eroso parte della loro produzione) mentre l’Italia rafforza la sua terza posizione con una crescita dell’8%. Tra gli altri dati, spicca quello che il consumatore ha speso il 5% in più nell’acquisto di scarpe, sebbene la cifra sia associata all’aumento dei prezzi al dettaglio, dei costi di trasporto e delle materie prime. Il maggiore importatore di calzature statunitensi resta il Canada, seguito dalla Corea, ma il settore produttivo interno rimane debole: tra il 2007 e il 2012 il numero di stabilimenti è sceso da 1050 a 721 e la forza lavoro da 15.761 a 11.581 unità. (pt)
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