Dieci negozi dall’autunno del 2011 e altri cinque nei prossimi mesi. Carlo Pazolini ha scelto gli Stati Uniti come mercato strategico per la sua espansione. L’azienda russa ha avviato il primo punto vendita nei sobborghi di New York, a Garden City, inaugurato le vetrine su Broadway e sta aprendo adesso il primo dei negozi statunitensi nel nuovo quartiere chic della metropoli (un tempo esclusivo regno dei macellatori), il cosiddetto Meatpacking District.
“Dai risultati raggiunti, abbiamo aspettative elevate” conferma Sheryl Bloom, amministratrice delegata di Pazolini Usa dal 2011, sotto la cui egida l’azienda ha accelerato l’espansione. “New York è la capitale della moda nel Paese – ha continuato Bloom – ed è normale cominciare a diffondersi da qui”.
Le scarpe Pazolini, interamente made in Italy e gestite dalla filiale italiana con base a Civitanova Marche, oscillano fra i 175 e i 500 dollari, a queste va aggiunta una ridotta collezione di pelletteria. Il brand vanta 171 negozi in patria e 60 nel resto del mondo, a cui presto si aggiungeranno quelli di Londra e il primo in Cina.
Pazolini è nota per il deliberato uso di un assortimento contenuto (500-700 paia a negozio). “Vendiamo quantità molto ridotte di diversi prodotti in modo da essere sempre aggiornati e nuovi” ha concluso Bloom. (p. t.)