A Casal di Principe la camorra si dedica anche alle scarpe. I carabinieri, nel corso di un controllo a capannoni e fabbricati dove i cinesi, per conto dei clan locali, effettuano lavorazioni di vario tipo, hanno fatto irruzione all’interno di un immobile identificando 9 persone intente a confezionare scarpe.
Il gestore dell’opificio clandestino, una donna di nazionalità anch’ella cinese, è stata arrestata per “favoreggiamento dell’immigrazione clandestina” poiché, tra i 9 dipendenti, alcuni erano irregolari.
L’intera struttura, in pessime condizione igieniche e di sicurezza, con un seminterrato adibito a fabbrica e i piani superiori usati come dormitorio, è stata sottoposta a sequestro, in attesa di ulteriori accertamenti a cura dell’ispettorato del lavoro e della Asl competente. Al momento sono in corso ulteriori accertamenti finalizzati a ricostruire eventuali collegamenti degli opifici clandestini gestiti da cinesi con la criminalità organizzata locale.
La presenza dei cinesi nel territorio, come elemento della filiera della moda e del lusso, era stata al centro di un capitolo del best seller “Gomorra” di Roberto Saviano, che ha reso “celebre” proprio la camorra di Casal di Principe.