Colpisce che, in un mondo in cui la sneaker vive da anni una condizione di successo globalizzato, dal Vietnam arrivi una notizia di per sé drammatica. Riguarda il più grande terzista (anche se chiamarlo così fa sorridere) dei marchi internazionali del segmento sportivo, Pou Chen, che starebbe per tagliare 6.000 posti di lavoro.
Pou Chen ne licenzia 6.000 in Vietnam
La multinazionale che fa base a Taiwan, infatti, sarebbe in procinto di avviare una doppia linea di intervento sulla forza lavoro del suo hub manifatturiero di Ho Chi Minh City (nella foto tratta da peoplemattersglobal.com): Pou Yen Vietnam. Qui produce per Nike e Adidas dando lavoro a qualcosa come 50.500 persone. Troppe, a quanto pare, per l’attuale situazione congiunturale.
C’è una sportiva in crisi
Fonti interne (e rigorosamente anonime) a Pou Yen Vietnam, infatti, segnalano che “a causa della debole domanda” (come riporta Reuters), entro la fine di marzo saranno licenziati 3.000 dipendenti. Ad essi se ne aggiungeranno altri 3.000 che non si vedranno rinnovare il contratto a fine anno. Da parte sua, Pou Chen sostiene che il suo hub vietnamita “ha pianificato di tagliare non più di 3.000 addetti a causa dell’incertezza sulle prospettive macroeconomiche. La società risponderà prudentemente ai cambiamenti dinamici nell’ambiente imprenditoriale” sottolinea in una nota inviata alla Borsa di Taiwan, dov’è quotata.
Un paradosso (quasi)
Sembra quasi paradossale, questa pioggia di licenziamenti, perché rappresenta un’inattesa inversione di tendenza per Pou Chen. Nel 2021, infatti, il colosso calzaturiero aveva dovuto gestire in Vietnam una complicata mancanza di manodopera, dovuta alla pandemia.
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