La scarpa e il prodotto moda tra le principali vittime del calo dei consumi italiani. Nel trimestre luglio-settembre 2018 il commercio al dettaglio in Italia è calato del 2,5% in valore e del 2,8% in volume su base annua. Come sempre quando si analizzano i trend, più si entra nel dettaglio dei risultati, più si scoprono andamenti gioco forza a macchia di leopardo: allora se i dati forniti da ISTAT e ripresi da Adnkronos parlano di categorie merceologiche vincenti (gli elettrodomestici, per esempio), saltano all’occhio quelle perdenti. Già, perché tra i prodotti più penalizzati ci sono “Calzature, articoli in cuoio e da viaggio” (-7,1%) e “Abbigliamento e pellicceria” (-6,3%), per la disperazione delle associazioni di categorie e delle imprese che tanto bramano la ripresa del mercato domestico. C’è ancora da aspettare. Intanto nel fashion system italiano cresce il peso dello sportswear. Secondo l’ultima edizione dell’Osservatorio Non Food di GS1 Italy con TradeLab, nel 2017 gli italiani hanno speso per articoli sportivi 6 miliardi di euro, segnando il sesto anno consecutivo di crescita della spesa per il segmento. Inutile dire che a fare la parte del leone è la sneaker: come si legge sull’edizione francese di Fashion Network, è in aumento del 4,4%, da sola intercetta 2,1 miliardi di euro.
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